Ricerca europea su sicurezza e condizioni di lavoro
Pubblicata da Eurofound, la Fondazione Europea per il Miglioramento delle condizioni di vita e lavoro, la relazione su Condizioni e qualità del lavoro in Europa: settori a confronto. L’analisi restituisce un quadro generale sul lavoro, settore per settore, evidenziando le tipologie organizzative, le competenze, la formazione, con riferimenti all’ambiente psicosociale e fisico.
Retribuzioni nei vari settori
I settori si differenziano, oltre che per le attività caratteristiche, anche per i diversi livelli di retribuzioni e condizioni di lavoro. I settori migliori in cui lavorare, in questo senso, sembrano essere:
- industria chimica;
- servizi bancari;
- assicurazioni;
- servizi immobiliari;
- servizi finanziari;
- servizi legali;
- servizi contabili.
I settori che invece offrono meno dal punto di vista della retribuzione sono:
- i servizi amministrativi;
- l’industria agro – alimentare;
- i servizi di ristorazione;
- il tessile e l’abbigliamento;
- il settore della logistica;
- l’edilizia.
Organizzazione del lavoro e formazione
L’organizzazione del lavoro è un altro dei criteri presi in considerazioni per sottolineare differenze e analogie tra diversi comparti lavorativi. In alcuni settori, ad esempio, il lavoro di squadra e la rotazione delle mansioni sono dinamiche consolidate, con conseguente maggiore soddisfazioni nello svolgimento delle attività. In altri invece la collaborazione è scarsa e le condizioni lavorative più pesanti da sopportare. La ricerca ha inoltre messo in evidenza come in tutti i settori solo la metà circa dei lavoratori svolga mansioni corrispondenti al proprio livello di qualificazione.
Due esempi per la sicurezza: vendita al dettaglio e all’ingrosso
Vendita al dettaglio
In questo settore il lavoro autonomo è abbastanza diffuso, ed è regolato per lo più da contratti a tempo determinato ed interinali; gli orari di lavoro sono regolari, ma atipici rispetto ad altri settori, come industria o servizi. Dal punto di vista della sicurezza, chi è impiegato in questo settore inoltre non è esposto a rischi biochimici o ambientali, ma riscontra problematiche legate alla postura e al movimento durante le ore di lavoro.
Vendita all’ingrosso
In questo comparto i lavoratori sono per lo più uomini e nella maggior parte dei casi hanno un contratto da dipendenti. Dalla ricerca è emerso che c’è in questo settore una forte esposizione a rischi fisici, dovuta a posture, al movimento di merci e alle caratteristiche ambientali in cui vengono svolte le attività. Questa alta esposizione corrisponde però a un’alta consapevolezza: per la maggior parte dei lavoratori infatti, le mansioni svolte non hanno nessun impatto negativo sul loro stato di salute.