Piattaforme Aeree. I 10 errori fatali.
Notizia di pochi giorni fa: “Cadono dal cestello elevatore, morti due operai a Taranto”.
Due operai impegnati nei lavori di rifacimento della facciata di una palazzina sono precipitati al suolo dopo un volo di quasi 15 metri.
Sono stati ritrovati a terra quando ormai era troppo tardi. Uno dei due era già morto, l’altro è morto poco dopo il rinvenimento. Inutili le operazioni di soccorso
Cosa è accaduto?
Il braccio della gru si è sganciato parzialmente per cause da accertare. Ma una cosa è certa. Nessuno dei due era imbracato.
Se avessero indossato i Dispositivi di Protezione, probabilmente non saremmo stati qui a parlarne.
Le PLE, se usate male o da personale non addestrato, sono molto, molto pericolose.
Vediamo insieme i 10 più comuni errori fatali nell’uso delle PLE. (Nota: menzioneremo alcuni aspetti che sono validi sia per le PLE con che senza stabilizzatori).
- Non scegliere la PLE adeguata. Se devi arrivare a 12 metri, prendi una PLE da 15. Non lavorare sempre al limite operativo di un’attrezzatura. La tua vita vale di più del risparmio su un noleggio.
- Non essere ad adeguata distanza rispetto a linee elettriche aeree. Più è alta la tensione, maggiore deve essere la distanza. E ricordati dell’oscillazione dei cavi e della cesta!
- Non calcolare la risposta del terreno, sia in fase iniziale che durante tutto il percorso della PLE, nel caso di piattaforma senza stabilizzatori.
- Nella stabilizzazione o nel posizionamento, non tenere conto di altri fattori di pericolo legati al terreno, come il ciglio di scavi o tubazioni interrate. Ti faccio un esempio. Se ti posizioni in prossimità di un marciapiede, con buona probabilità sarai sopra tubazioni fognarie che non reggono il peso. In questo caso la pavimentazione stradale, che ad occhio sembra solida (anche se l’asfalto non lo è), potrebbe cedere.
- Non avere DPI o non avere i DPI idonei. Nella cesta devi indossare dispositivi atti a prevenirela caduta (ovvero un cordino di trattenuta EN 358 ancorato su un punto di aggancio in piattaforma con resistenza a sollecitazione statica di almeno 3kN a persona). Non confonderti con i dispositivi anticaduta! (Tra l’altro, se usi un dispositivo anticaduta e non di trattenuta, l’aggancio deve essere dimensionato per 10 kN).
- Usare la PLE, all’esterno, con pioggia o con vento. Nel manuale della PLE è indicato in che condizione di vento massima è ammesso l’impiego. Leggilo!
- Non avere a disposizione una scorta d’acqua. Ricorda, soprattutto d’estate, che lavorare sotto il sole provoca disidratazione. Se svieni, chi ti tira giù?
- Da qui il punto successivo. Non avere stabilito procedure per il recupero di emergenza. A terra c’è personale addestrato per le manovre di emergenza? E per emergenza intendo le manovre a mano, non con i comandi a terra. Ripeto la domanda. Chi ti tira già se tutto si blocca o se ti senti male?
- Sbarcare in quota. L’argomento molto dibattuto. Molti fabbricanti vietano espressamente lo sbarco in quota perché la PLE (secondo la UNI EN 280) è progettata per accedere solo dal suolo o sul telaio. In linea generale possiamo dire che lo sbarco in quota è vietato. A meno che non sussistano particolari, particolarissime condizioni di sicurezza che devono essere valutate accuratamente.
- Usare la piattaforma per sollevare carichi. La piattaforma è fatta per le persone, non per i carichi. E se sei un po’ “pesante” e magari non sei solo, potresti già superare la portata prevista, soprattutto se usi l’estensione del piano. Ricordati di controllare la portata!
E sei se un noleggiatore, ti menziono l’errore numero 11, che è la causa di tutti gli altri: non cedere in uso la PLE a chi non è addestrato.
Perché, siamo sinceri…tu lo sai…